Prescrizione, cosa cambia dopo la riforma del 2020?

Avrai sicuramente sentito parlare della tanto contestata riforma sulla prescrizione. Ma ci hai capito qualcosa? Sei davvero sicuro di sapere cosa sia più giusto o meno? La prescrizione fa venir meno il reato: vuol dire che, trascorso un determinato periodo di tempo senza che sia emessa una sentenza definitiva, il reato si estingue e il processo termina.

La sentenza con cui il giudice dichiara la prescrizione non è né un’assoluzione né una condanna: semplicemente, poiché è passato troppo tempo dal reato, non si può più procedere oltre.

Con la nuova riforma la prescrizione fa sempre venir meno il reato, ma ciò può verificarsi solo durante il primo grado di giudizio. Dopo il primo grado, se non è trascorso il tempo necessario a far scattare la prescrizione, il reato diventa imprescrittibile. In pratica, è abolita la prescrizione in secondo e in terzo grado.

La prescrizione scatta dopo tanti anni quanti sono quelli previsti, in termini di reclusione, come pena massima per il reato. Ad esempio, il peculato è punito con la pena massima di dieci anni e mezzo di carcere: ciò significa che il peculato si prescriverà dopo dieci anni e mezzo. Non può mai scattare prima di sei anni.

In questo video provo a darti qualche spunto.